28 GIUGNO 2009: IL RIO CUCCARELLO
Il Rio Cuccarello rimbalzava nei nostri discorsi su possibili avventure lunigianesi da un po' di tempo. Matteo e Marco ne parlavano in continuazione, delle meraviglie di questo canale, soprattutto per la sua pescosità. E quindi, finalmente, una brutta giornata di fine giugno, con il cielo carico di nuvole, partiamo alla volta della Rocca Sigillina, a Filattiera. Io, Matteo e Giovanni, sconsideratamente incuranti del tempo proviamo a raggiungerlo. Un primo tentativo di scendere del torrente lo facciamo nei pressi del ponte che porta alal Rocca Sigillina arrivando da Caprio. Comincia però a piovere e il sentierino è stretto stretto. Ci ripariamo un momento sotto il ponte, ma non sembra avere voglia di smettere.
Matteo ha un'idea e propone di vedere il Cuccarello più a monte. Riprendiamo la macchina e in breve siamo oltre la Rocca e parcheggiamo dopo aver percorso un breve tratto di sterrata nei pressi dell'oratorio della Madonna della Guardia, di cui ignoravo completamente l'esistenza. Qui parte una bella mulattiera al lato del santuario, che secondo Matteo ci porterà dritti dritti nel canale. Ha spiovuto un pochino e partiamo, parlando del più e del meno, sulla condizione fisica di Giovanni, da qualche tempo a questa parte carente e delle avventure di Matteo come pescatore. Dietro di noi si apre la valle e ammiriamo una bella vista della Rocca Sigillina, ma del Cuccarello neanche l'ombra. Saliamo e saliamo (dolcemente), sulla sinistra scopriamo una gigantesca roccia posta sul precipizio, ma poco più. Ricomincia a piovere e comincia a farsi battente, nessun riparo in vista, nessuna capanna di pastori o simili. Proseguiamo imperterriti e quando finalmente arriviamo, la pioggia ha reso molto scivoloso il greto del Cuccarello e i sassi. Stavolta rinunciamo, torniamo sui nostri passi bagnati fradici incontrando anche fungaioli e cacciatori.

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