19 AGOSTO 2008: IL CANALE ARDONDOLA

Sveglia di mattina presto per andare a vedere il canale Ardondola a Dobbiana. Mi accompagna Giovanni, la guida migliore di questi posti semisconosciuti dell'alta Lunigiana. Se non si conosce infatti, arrivarci è abbastanza complicato, come per il Rio Sassino alla Rocca Sigillina. Passiamo da Caprio e Serravalle e ci dirigiamo verso Dobbiana lasciando sulla destra la strada che invece porta ai Prati di Logarghena. Arrivati alla chiesa di San Giovanni Battista di Dobbiana, continuiamo lungo una parte sterrata che poi ritorna asfaltata nei pressi di Tarasco. Prima di arrivarci, sulla destra sale un strada sterrata percorribile in macchina, anche se lentamente, e dopo alcuni tornanti, lasciamo la macchina in uno scanso della strada. Giovanni ci è già stato qualche tempo fa, ma in mezzo al bosco si deve sempre fare attenzione a tutte le strade. Sulla sinistra sale uno stradello e cominciamo la parte a piedi. Poco a poco si restringe, coperto in alcune parti da molte foglie secche di castagno. Ad un bivio non facilmente riconoscibile scendiamo a sinistra e in pochi minuti, una quindicina siamo nel canale. Come mi diceva Giovanni, c'è poca acqua, in inverno dovrebbe essere molto più suggestiva. Da una ventina di metri cade infatti un rigagnolo d'acqua, ma l'ambiente naturale è bellissimo. Ricorda molto la cascata della Colombara a Rossano di Zeri. Decidiamo salire sulla destra fino al di sopra della cascata. Non c'è un vero e proprio sentiero ed è un po' ripido, ma gli ordini di Giovanni vanno seguiti. In alto c'è un'altra cascatella, mentre non si riesce a vedere benissimo sotto a causa della roccia molto scivolosa.
Scendiamo, facciamo le ultime foto e ritorniamo sui nostri passi. Non è stato molto stancate, meno male, il giorno dopo ci aspettano 2000 scalini a picco sul mare...

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