PASQUA IN LUNIGIANA: 5 aprile 2007
Nei giorni di Pasqua, come buona abitudine, ne abbiamo approfittato per girare la Lunigiana, vedere alcuni dei suoi castelli, fare un giro al mare a Monterosso e spingerci anche fino a Siena, Monteriggioni e San Gimignano.
Ma andiamo con ordine. Il 5 aprile, giovedì santo, non ci allontaniamo molto dal nostro punto di partenza, Filattiera. Arrivando però in Lunigiana dalla A15, usciamo a Berceto per percorrere la vecchia strada nazionale lungo il Passo della Cisa. Lasciamo la visita di Berceto per un'altra volta e dopo molte curve arriviamo in vetta. Non troviamo praticamente nessuno, parcheggiamo davanti ad un bar (deserto, ma i motoristi arrivano sempre nei giorni di festa) e ci facciamo una focaccia con saluni nostrani. Visitiamo la piccola chiesa della Madonna della Guardia, protettrice degli sportivi. Al suo interno si trova anche una maglia di Gianni Rivera. Vediamo i cartelli che indicano il tragitto della Via Francigena, quando avremo tempo ci proveremo... Cominciano adesso la disceda verso Pontremoli, il giorno è sereno e il panorama è stupendo, poche case, colline, l'Appennino. Arriviamo a Montelungo. C'ero stato tantissimi anni fa da bambino a prendere l'acqua che sgorga da una fontanella, si dice salutare. I ricordi sono confusi, anzi, proprio nulli. La chiesa si trova lungo la strada, ma è chiusa, giriamo velocemente per il borgo, piccolissimo e un po' dimesso. Notiamo un faciòn con la data 1852 sul muro. Risaliamo in macchina e prendiamo la deviazione per Succisa. La strada si un po' più tortuosa e l'autostrada si avvicina. Succisa è infatti il paese con la bella cupolina che si trova proprio accanto alla A15 in direzione Parma. L'impatto visivo è devastante, nonostante tutto il borgo è ben tenuto, con alcuni antichi lavatoi un cortile voltato e la casa della famiglia di Santa Zita, oggi oratorio. Diamo per concluso il giro dei borghi pontremolesi verso la Cisa, scendiamo direttamente fino a Pontremoli e quindi Filattiera.
Dopo uno spuntino al bar del Ponte, continuiamo la gita verso Castevoli, per vedere da fuori il castello e il borgo. Vista l'improvvisazione, non abbiamo chiamato il proprietario per visitarlo, ma con la splendida giornata soleggiata, vogliamo girare un po' per le stradine di collina. Andiamo quindi verso Villafranca, giriamo per la stazione, seguiamo la strada e passiamo il ponte sul Magra. Dopo pochi km, sulla sinistra si vede l'indicazione per Castevoli. La strada è a tratti stretta ma il fondo è buono. Sulla destra comincia a scorgerci il borgo con il castello, molto suggestivo. In pochi minuti ci parcheggiamo proprio sotto e facciamo un giro. Il giro è brevissimo. Castevoli è il castello, una chiesa in rovina e poche case. Il torrione è imponente e la porta d'accesso è sovrastata da una bella maestà.
Risaliamo in macchina e incuriositi dal cartello di Terceretoli, cominciamo a salire verso questo "nuovo" borgo lunigianese. Terceretoli è un esempio dello spopolamento che stanno soffrendo i borghi: lontani dalla pianura e collegati da brutte strada a volte pericolose. La vista da qui di Castevoli è pero molto suggestiva. Facciamo un giro nel borgo, chiediamo a un signore della chiesa, ma arrivatici ci rendiamo conto che non ha nessun interesse. Le case sono però costruite sulla roccia viva e sicuramente l'aria è buona!
Torniamo sui nostri passi e scendiamo verso Pieve di Castevoli, passiamo accanto alla pieve di San Martino e proseguiamo per Canossa. È ancora presto e decidiamo allora di andare a Bagnone per visitare il borgo. In breve tempo ritorniamo a Villafranca, tiriamo diritto al semaforo e passiamo in mezzo al borgo di Filetto. Sulla destra, sempre affascinante, si vede il borgo di Malgrate con il castello e quindi arriviamo a Bagnone. Parcheggiamo appena dopo l'arco di entrata (nella piccola piazza è a pagamento) e iniziamo la nostra visita.
Nonostante la rivalità tra i borghi della Lunigiana, bisogna ammettere che Bagnone ha un gran bel centro storico. Camminando verso la piazza, si vede in alto il castello con la torre imponente, mentre sulla destra scroscia il torrente formando piccole pozze nella roccia viva. In piazza si trovano un bar e una pizzeria, subito dopo si aprono gli archi delle antiche botteghe verso il teatro Quartieri. Scendiamo sulla destra verso il Ponte Vecchio (niente a che vedere con quello di Firenze...), che collegava il castello al borgo. Da qui di vede il profilo delle case come fossero le antiche mura. Torniamo lungo la via principale e prendiamo una stradina a destra. Ci troviamo nella piazza della prepositurale, molto caratteristica e tornando verso la piazza principale facciamo due foto anche alla chiesa di Santa Maria. Il centro storico medievale è veramente ben conservato.
Si avvicina il tramonto, ci rilassiamo una mezz'ora nel bar della piazza, che ha una bella terrazza, una birra e una piadina e quattro discorsi. Tornando verso casa, il borgo di Malgrate ci attrae. Prendiamo una piccola deviazione sulla destra e in in un momento siamo sotto la torre del castello. Anche qua bisogna chiamare prima (mi dicono che però si deve essere fortunati, lo testeremo più avanti), ma il borgo è veramente suggestivo. Appena dopo la porta d'entrata sono appesi alcuni quadri dei signori di Malgrate; dalla piazzetta del castello prendiamo la vietta di destra, dove si trova il bel passaggio aereo simile a quello di Filetto. Uscendo dalla porta di sotto, giriamo a sinistra e ritorniamo verso la piazza, passando dalla casa natale del Da Faye. I gatti ci seguono costantemente, l'atmosfera è magica ma dobbiamo andare.
Al ritorno verso casa, quasi sul vialone tra Filattiera e Villafranca, vedo il cartello di Irola, non ne posso fare a meno e prendo la deviazione. Il paese è diviso in Irola di Sopra ed Irola di Sotto. Nella parte alta siamo attirati dal bel campanile della chiesa e qualche portale in arenaria. Scendendo verso la parte bassa (in macchina), parcheggiamo nella piccola piazzetta dove si trova la chiesa in rovina di San Gimignano. Un veloce giro del borgo ci mostra il buono stato delle abitazioni, c'é anche una casa torre. Il panorama con il crepuscolo è bellissimo, da una parte si vede Gigliana, dall'altra la vallata.
Il giro è stato proprio largo, la ricompensa è una buona cena alla Pizzeria Manuel con Andrea a Teglia, crudo e gorgonzola e un tiramisù alla frutta. Una dura giornata...

Commenti

Post popolari in questo blog