25 MARZO 2012
PREMESSA: La torta d'erbi è un argomento delicato, molto delicato. È legata ai propri ricordi. O lettore, questa era la prima volta in cui mi cimentavo, sicuramente ho commesso delitti gastronomici inenarrabili, sii paziente e comprensivo.




Torta d'erbi, torta di ricordi che porta indietro del tempo, quando le nonne, le mamme, le zie, si svegliavano di buon mattino per prepararla. Eccomi a provarci per la prima volta, senza testi nè foglie di castagno, in un moderno forno elettrico.
Dopo aver chiesto su Facebook opinioni e suggerimenti sulla ricetta, siccome le tradizioni famigliari non si discutono e ognuno la fa un po' a modo suo, allora chiedo in casa per cercare di ritrovare profumi e sapori che da un po' non sento. Non riesco neanche a ricordare l'ultima volta in cui mangiai la mia torta d'erbi preferita, che faceva la mia (pro)zia. Ed ecco gli ingredienti usati:

Per il ripieno:
- 3 Patate (600 g)
- 3 Cipolle (500 g)
- 3 Zucchine (500 g)
- 3 Porri (300 g)
- Coste (bietole) (300 g)

Ci ho provato a tritare tutto con un coltello, in mancanza della mezzaluna, dopo venti minuti per tritare fini fini 3 patate, mi sono arreso alla tecnologia del tritatutto...
Ho messo il tutto in un colapasta e ho aggiungo un cucchiaino e mezzo di sale per togliere l'acqua alle verdure, mischio un pochino e lascio riposare 5 minuti. Strizzo le verdure per togliere ulteriormente l'acqua e poi aggiungo:

- mezzo etto di burro
- 200 g di formaggio grana
- 2 cucchiai d'olio
- 1 manciata di riso

Mischio per benino e il ripieno è pronto. Passo adesso alla sfoglia, che è stato veramente un incubo:

- 500 g di farina
- 1 bicchiere di acqua e latte tiepidi
- 1 cucchiaino e mezzo di sale

Impasto e impasto ma il risultato non è dei migliori, la massa è compatta, ma ci sono delle venature sospette. Comunque tiro lo sfoglia con il mattarello e la adagio dolcemente sulla teglia del forno. Aggiungo il ripieno e tiro la sfoglia per coprire la torta e chiuderla rimboccando i bordi. Buco la torta qua e là con la forchetta, poi bagno appena la mano e la passo sulla torta, faccio lo stesso con un po' d'olio. Pronta per il forno, precedentemente scaldato a 180 gradi. Il consiglio erano 40 minuti, ma l'ho lasciata poco più di un'ora (e forse avrei dovuto lasciarla ancora un pochino).

RISULTATO:
Torta d'erbi deforme, cotta quanto basta, per me buonissima! E tra un po' la torta d'pataca...

Se tra qualche anno dovessi rifarla in casa, metterei meno ripieno (è rimasta un po' alta) e meno burro o per niente burro e la lascerei cuocere di più.

Ecco alcune delle ricette suggerite via facebook a questo indirizzo:

"mia suocera era di Caprio ed ho imparato a farla sia nei testi che al forno elettrico: La primavera è il periodo miglire per farla per via delle numerose erbe spontanee dei prati che vanno tritate non troppo fini e messe in una foradina col sale per far fare l'acqua, poi vanno strizzate per togliere l'amaro e aggiungere 1hg. di parmigiano e 1/2 bicch. di olio extrav. , se limpasto risultasso troppo molle aggiungere una manciata di pan grattato o una manciarta di riso crudo.Collocare la prima sfoglia di pasta molto fine nella teglia oliata o nei testi con le foglie di castagna sotto, mettere l'impasto non più spesso di un cent. senza schiacciarlo e coprirlo con la seconda sfoglia chiudere i bordi facendo i classici pizzi che risulteranno sia etetici che croccanti. Forate la superficie con una forchetta e cospargere con acqua e olio emulsionata. A forno caldo 180/200° infornare per 40/50 minuti(si vede ad occhio quando è bella cotta). Buon appetito Roberto."

"Nessuno ha considerato che la torta d'erbj, come la chiamano a Filattiera, è un alimento stagionale, ed era consuitudine usare ( non c'erano i supermercati) le verdure disponibili in quel periodo. Quindi tutte le varianti sono dovute alla fantasia "d'la chiga" ( la cuoca ovvero la massaia). Si parla esageratamente di Parmigiano ma successivo agli anni '30, con l'avvento nei primi mercati di commercianti parmensi che arrivavano nelle stazioni di Pontremoli e Villafranca con una forma di grana; prima era rigorosamente formaj 'd pegra o d'vaca. La formula di stufare alcune verdure è recente: prima rigorosamente perdita di acqua e salatura a freddo nello scolapasta, avendo cura di non disperdere la " brovàdura" per successivi minestroni. Quindi torta d'pori e còj nel periodo invernale; bùtj , boràsna e bièda all'inizio della primavera; sùca , patàca e fasìj all'inizio dell'estate e così via. Se mi posso permettere, anche l'uovo è un aggiunta recente, perchè le uova erano indispensabili per la torta 'd rìs. Come mi preme dire che gli spinaci esulano dalla cucina antica lunigianese, che alcuni hanno proposto confondendo l'oro con l'argento : la torta d'erbj con il ravizzone o torta pasqualina!"

"io la faccio nel forno. ecco gli ingredienti: qualche foglia di bietola, molte cipolle di treschietto o simili n° 5 abbastanza grosse, 3 zucchine e due patate.tritare le verdure mettere il sale per fare l'acqua alle verdure, dopo una mezz'ora lavare le verdure sott'acqua , strizzarle e condirle con parmigiano reggiano, olio e una manciata di riso e sale quanto basta. mettere in forno a 180° per 5o minuti circa. forno non ventilato. buon appettito!!!!!!!!!!"

Commenti

molletta ha detto…
no no...mia nonna era di lusana di bagnone.. e la vera torta d'erbe non la faceva così semplice..primo perchè le verdure che usava erano molte di più e poi perchè ogni verdura aveva il suo tempo di cottura, non le tritava tutte insieme tipo purea.
comunque complimenti per lo sforzo perchè è davvero un lavoro lungo....
Anonimo ha detto…
Sono d'accordo con molletta , la mia nonna era di Corlaga di bagnone e non la faceva certo così!!!! Sinceramente hai mescolato 2 torte in una , quella d erbi e quella di zucchine e patate.
Anonimo ha detto…
Na paciugada!
Anonimo ha detto…
Io ne ho fatte 4 settimana scorsa...per il ripieno erbette zuchine patate poca cipolla e fiori di zucca parmigiano olio extravergine d'oliva, tutto a crudo, pasta rigorosamente risata con il mattarello "come insegna la nonna"
cottura nei testi con le foglie di catstagno "fantastica" cotta nel forno con un pochino d'olio sotto "buona"!!!
Edoardo
Anonimo ha detto…
Esistono diverse varianti per la torta d'erbi. Nel bagnonese si fa con erbette e cipolle, nella zona di filattiera invece aggiungono patate, zucchine, boraggine. Difficile dire quale sia la 'vera torta d'erbi', probabilmente i gusti, le tradizioni e l abitudine hanno creato 'più varianti'. La torta atavica sembra sia quella fatta esclusivamente con erbbette e cipolle con aggiunta formaggio e olio, però difficile verificare la cosa. C' e' chi aggiunge uova all'impatto e chi lo ritiene aberrante. Personalmente ritengo solo aberrante il bollire le verdure, come di tanto in tanto leggo su qualche ricetta via web

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