14 GENNAIO 2010: LA VALLE DI ROSSANO
Conosciamo bene le nostre cascate e torrenti della Lunigiana durante l'estate, ma d'inverno??? Sono più spettacolari, anche se i colori sono più spenti, come quest'anno pioggia e neve hanno dato poca tregua?
L'idea iniziale era ritornare alla cascata della Colombara, quasi cinque anni dopo l'ultima volta, quando avevo scattato questa foto, che è proprio piaciuta, visto che il comune di Zeri l'ha messa nel suo sito web (avessero chiesto il permesso...).
Molto ha nevicate nelle valli zerasche, forse un po' meno in quella di Rossano. Salendo verso Arzelato, appena superato il paese cominciamo a trovare neve sulla strada, un manto compatto, non scivoloso, ma sufficiente per procedere con molta prudenza. Esageriamo, sembra di stare in Val d'Aosta! Neve, neve, neve. Superiamo anche Pietra Piccata, completamente coperta di neve, e cominciando a scendere verso la valle di Rossano, la strada si fa più pulita; a Chiesa di Rossano sembra che non abbia proprio nevicato, appena più in su a Piagna, si nota eccome.
Puntiamo diretti verso la Colombara, oltre Chiesa e Paretola e procedendo verso Bosco di Rossano. Dopo diverse curve, in un piccolo spiazzo, un cartello segnala la grotta della Colombara. Prendiamo il sentiero lungo il fosso della Colombara, lo saltiamo senza bagnarci (gran salto di Gabriele) e in breve superiamo l'ultimo ostacolo, una piccola salita ripida e scivolosa. Ecco in fondo la cascata! C'è molta più acqua, il giorno è scuro e non ci sono i famosi riflessi, ma è uno spettacolo, che più che letto, merita di essere visto qui sotto:
Sulla via del ritorno, ci fermiamo brevemente a Paretola, Chiesa e Piagna. Nonostante siano ormai cinque anni che giriamo in lungo e in largo per la Lunigiana, Zeri è stato il comune meno battuto, anche se siamo stati due volte sul Gordana a Noce di Zeri, abbiamo visitato i borghi della valle di Zeri e inerpicati fino al Passo Due Santi per una bella sciata.
A Paretola scopriamo l'oratorio di San Genesio, molto simile a quelli di Noce. Come per Chiesa di Rossano, le case sono poche. Qui si trova la chiesa di San Medardo, che da fuori non chiama particolarmente l'attenzione. Ho letto che all'interno la cupola è una meraviglia, ma è chiusa. Da Chiesa saliampo infine verso Piagna, bellissimo borgo in pietra, con poche case abbandonate. Un borgo da cartolina, caratteristico e innevato, con portali dcorati in pietra, tetti a piagne, l'oratorio di Santa Maria Maddalena e anche un facion (almeno solo uno ne abbiamo visto).
Per oggi basta così, torniamo verso casa, ma la Valle di Rossano ci dovrà ancora scoprire Chioso, Montelama, Castoglio, Bosco...
Valle di Rossano e fotografie dei suoi borghi
Conosciamo bene le nostre cascate e torrenti della Lunigiana durante l'estate, ma d'inverno??? Sono più spettacolari, anche se i colori sono più spenti, come quest'anno pioggia e neve hanno dato poca tregua?
L'idea iniziale era ritornare alla cascata della Colombara, quasi cinque anni dopo l'ultima volta, quando avevo scattato questa foto, che è proprio piaciuta, visto che il comune di Zeri l'ha messa nel suo sito web (avessero chiesto il permesso...).
Molto ha nevicate nelle valli zerasche, forse un po' meno in quella di Rossano. Salendo verso Arzelato, appena superato il paese cominciamo a trovare neve sulla strada, un manto compatto, non scivoloso, ma sufficiente per procedere con molta prudenza. Esageriamo, sembra di stare in Val d'Aosta! Neve, neve, neve. Superiamo anche Pietra Piccata, completamente coperta di neve, e cominciando a scendere verso la valle di Rossano, la strada si fa più pulita; a Chiesa di Rossano sembra che non abbia proprio nevicato, appena più in su a Piagna, si nota eccome.
Puntiamo diretti verso la Colombara, oltre Chiesa e Paretola e procedendo verso Bosco di Rossano. Dopo diverse curve, in un piccolo spiazzo, un cartello segnala la grotta della Colombara. Prendiamo il sentiero lungo il fosso della Colombara, lo saltiamo senza bagnarci (gran salto di Gabriele) e in breve superiamo l'ultimo ostacolo, una piccola salita ripida e scivolosa. Ecco in fondo la cascata! C'è molta più acqua, il giorno è scuro e non ci sono i famosi riflessi, ma è uno spettacolo, che più che letto, merita di essere visto qui sotto:
Sulla via del ritorno, ci fermiamo brevemente a Paretola, Chiesa e Piagna. Nonostante siano ormai cinque anni che giriamo in lungo e in largo per la Lunigiana, Zeri è stato il comune meno battuto, anche se siamo stati due volte sul Gordana a Noce di Zeri, abbiamo visitato i borghi della valle di Zeri e inerpicati fino al Passo Due Santi per una bella sciata.
A Paretola scopriamo l'oratorio di San Genesio, molto simile a quelli di Noce. Come per Chiesa di Rossano, le case sono poche. Qui si trova la chiesa di San Medardo, che da fuori non chiama particolarmente l'attenzione. Ho letto che all'interno la cupola è una meraviglia, ma è chiusa. Da Chiesa saliampo infine verso Piagna, bellissimo borgo in pietra, con poche case abbandonate. Un borgo da cartolina, caratteristico e innevato, con portali dcorati in pietra, tetti a piagne, l'oratorio di Santa Maria Maddalena e anche un facion (almeno solo uno ne abbiamo visto).
Per oggi basta così, torniamo verso casa, ma la Valle di Rossano ci dovrà ancora scoprire Chioso, Montelama, Castoglio, Bosco...
Valle di Rossano e fotografie dei suoi borghi
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