12 AGOSTO 2009: SOGNADO GUVANO

Si, sognando Guvano. Perchè c'ero stato anni e anni e anni fa, perchè volevo fare una bella camminata e vedere lo stato della spiaggia, perchè una volta era una spiaggia nudista. Però non è stato possibile. Guvano irrangiubile via terra, solo via mare. Questo ci dicono all'ufficio della stazione dei treni di Corniglia: il sentiero è inagibile e la galleria chiusa. Benedette Cinque Terre, a volte te le fanno proprio girare. Domanda banale e populista, ma con tutti i soldi che ci girano attorno non lo potevano mettere a posto sto sentiero? Sento un signore che dice, "lo chiudono apposta, perchè ci rimangono i balordi a dormire e scoppiano sempre risse". Mah...

Comunque sia, siamo forzati del mare, urge alternativa e niente di più facile che raggiungere lo spiaggione di Corniglia, o quello che ne resta, visto che il mare avanza inesorabile di anno in anno. Lo spiaggione si trova lungo il sentiero azzurro che porta a Manarola, ma, sorpresa sorpresa, prima di arrivarci, bisogna attraversare il famigerato "Villaggio Europa", uno scempio di bungalows diventati baracche nel tempo, chiusi da reti metalliche, posti ai lati dello stradello in cemento che porta alla spiaggia. Benedette Cinque Terre. Cercando di non vedere, scendiamo e sotto il sole a picco ci godiamo in pace la nostra giornata di mare. Qua è simile alla spiaggia di Riomaggiore, anche se quella è più larga e meno lunga.
L'entrata in mare non è difficile nonostante i sassi e non c'è neanche tantissima gente. Guardando davanti e ai lati la vista è indimenticabile; guardando dietro, sempre lo spettro del "Villaggio Europa", con la scala in ferro ossidato che giunge a metà muraglione. Chissà cosa pensano i turisti stranieri e italiani. Sulla destra verso Corniglia si intravede la scalinata della Lardarina e un formicaio di persone che vanno su e giù. Noi, sotto il sole cocente da un po', decidiamo di andare verso il paese alla ricerca di refrigerio. Non prendiamo il bus-navetta, ma ce la facciamo a piedi... Incauti! A parte il sole, la strada che va dritta tra il muraglione della ferrovia e il mare è qua e là allagato da tubi di scolo arruginiti (????). Facendo attenzione a non metterci i piedi arriviamo all'inizio della scalinata. Saliamo con difficoltà i 380 scalini, assetati, assetati, assetati. Appena arrivati a Corniglia, ci rifugiamo nel primo bar per bere e riposarci un momento. Il borgo è naturalmente bellissimo, si capisce perchè sia Patrimonio dell'Unesco. Lo percorriamo fino alla terrazza di Santa Maria, da dove vediamo giù la Marina di Corniglia. Non scendiamo perchè ci aspetta il treno del ritorno. Questa volta prendiamo al volo la navetta che ci porta comodamente alla stazione dei treni.
Continueremo a sognare Guvano, la ributtiamo all'anno prossimo, magari con più fortuna...
A proposito, per una maggiore conoscenza delle vicende del "Villaggio Europa", rimandiamo qui: http://www.facebook.com/topic.php?uid=38757292108&topic=5590&ref=mf

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