5 GENNAIO 2009: TRA BORGHI LUNIGIANESI, PANICALE, AGNINO, MONCIGOLI
Giornata piena di borghi lunigianesi, dopo la toccata e fuga dei giorni anteriori ad Arzelato, Collesino, Teglia e Castagnetoli. Approffitiamo del bel tempo per visitare un po' la Lunigiana orientale, nel territorio di Licciana e Fivizzano, un po' dimenticati nelle nostre gite in questi anni.
Passando dalla strada che porta a Virgoletta e Monti, arriviamo fino a Licciana e giriamo a destra seguendo le indicazioni per Panicale. La giornata è stupenda, ideale per le foto, anche se Claudio si porta dietro una macchina con le pile scariche... Panicale è preceduto qualche centinaio di metri prima dal santuario della Madonna di Loreto, a cui sono particolarmenti devoti gli aviatori, come dimostrano le lapidi all'entrata della chiesa. Un'altra chiesa, quella di San Biagio, ci accoglie all'entrata del paese, dove parcheggiamo. Davanti si trova un bell'edificio, forse le vecchie scuole, e davanti la porta medievale d'entrata al borgo, uno dei pochi resti dell'antico castell. Panicale fu infatti un feudo malaspiniano e passarono presto ai Medici. Appena entrati nel centro, sulla destra ecco il palazzo marchionale, ben conservato come tutto il borgo. Respiriamo l'atmosfera medievale e giriamo senza meta per le viuzze del paese, che vediamo in breve.
Torniamo sui nostri passi e decidiamo sul da farsi. Da tempo volevo vedere Agnino. Facciamo allora dietrofront, rivediamo Licciana sotto di noi e cominciamo a salire per Bastia. Dopo poco un cartello sulla destra ci indica Magliano e Agnino, curva dopo curva, l'unico che vediamo sono boschi e boschi, con qualche casa qua e là. Superiamo Magliano e in breve eccoci ad Agnino. La mia curiosità è per il castello e i suoi ruderi. Lo cerchiamo in alto verso la chiesa, un po' spaesati, prima di chiedere a un signore del posto. Ci dice di continuare fino alla fine del borgo, in direzione Fivizzano, dove nei pressi di una fontana, comincia la salita che porta ai ruderi. Parcheggiamo con un po' di difficoltà e cominciamo a salire. Più di un castello vero e proprio, sono molte antiche case e locali in rovina e, sorpresa, sono chiuse da un cancello. Ebbene si, proprietà privata dei ruderi. Ci accontentiamo di vedere qualche muro decadente tra la vegetazione e riprendiamo il cammino direzione Fivizzano. Arriviamo a Posara e poi giriamo a destra verso Moncigoli. Siamo abbastanza affamati, ma nel borgo non troviamo niente. Troviamo però un disponibile signore che ci fa da guida del borgo, dall'arco di entrata al paese fino alla chiesa. Si lamenta un po' dello stato delle case e che ormai ci vive poca gente. Hanno un palazzo Chigi a Moncigoli, case con bei portali in pietra e un torrione nei pressi della chiesa, unico resto del castello medievale. Il panorama verso Agnino e Magliano e bellissimo e ricorda la Toscana vera e proprio, più che la scontrosa natura della Lunigiana. Ringraziamo il nostro Cicerone e ripartiamo, ormai in direzione di casa, fermandoci però ad ammirare la splendida vista di una chiesetta di campagna, con il profilo delle Apuane come sfondo, appena prima Soliera.
Non avremo una torre di Pisa o una cupola del Brunelleschi in Lunigiana, ma la somma di piccoli monumenti e borghi è impressionante.

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