2 GENNAIO 2009: ZUM ZERI
Dopo l'esperienza qualche anno fa a Pratospilla e inverni con poca neve, ecco finalmente l'occasione di sciare sulle piste di Zum Zeri. Quest'anno si sta rivelando molto nevoso rispetto alle ultime stagioni.
Già il mio arrivo in Lunigiana era stato accompagnato dalla neve sulla Cisa e per tutte le feste il forte freddo ci ha accompagnato fino alla gran nevicata del 6 gennaio.
Partenza alle 8 di mattina. Il Passo Due Santi si trova a una quarantina di minuti. La mattinata è rigida e molto soleggiata, mentre ci addentriamo nelle valli di Zeri ci accompagnano bei paesaggi come la vista di Adelano sotto il primo sole. La strada è quella che è, ovvero una sequenza ininterrotta di buche, dossi, ristringimenti, non proprio l'ideale per una stazione sciistica. Da Patigno peggiore ulteriormente fino alla Formentara e al Villaggio Aracci, quando diventa liscia e ampia.
Al nostro arrivo il parcheggio è semivuoto, noleggiamo un paio di sci (fosse un pelino più grande...) e iniziamo a goderci la giornata.
La neve è un po' ghiacciata e l'assaggio subito per andare a prendere la seggiovia. Appena messi gli sci e lo snowboard, prendiamo la cinta trasportratice e poi giriamo qua e là tra lo skilift e la seggiovia. Quando leggevo che dalla cima si vedeva il mar Ligura, non è che ci vedevo troppo. Troppe volte avevo letto in giro frasi tipo "nelle giornate più terse si vede fino a... e poi non si vedeva niente". Invece, sorpresa sorpresa, appena prima di smontare dalla seggiovia, sulla sinistra ecco aprirsi nitida la riviera apuana e il golfo dei poeti. Nonostante il sole in fronte, lo spettacolo è unico.
Dopo qualche discesa il parcheggio è già pieno, ma non aspettiamo mai più di tre minuti per risalire. La lunghezza delle piste non è eccessiva, ma per una giornata di sci dalle nostre parti va più che bene. Ampi spazi, poche code, prezzo accessibile, giornata stupenda e il tempo vola. Verso le 2 e mezzo togliamo tutti gli attrezzi e torniamo verso casa, non prima di dare un'occhiata alla chiesetta del Passo Due Santi. Se solo ci fosse neve così tutti gli anni!
Dopo l'esperienza qualche anno fa a Pratospilla e inverni con poca neve, ecco finalmente l'occasione di sciare sulle piste di Zum Zeri. Quest'anno si sta rivelando molto nevoso rispetto alle ultime stagioni.
Già il mio arrivo in Lunigiana era stato accompagnato dalla neve sulla Cisa e per tutte le feste il forte freddo ci ha accompagnato fino alla gran nevicata del 6 gennaio.
Partenza alle 8 di mattina. Il Passo Due Santi si trova a una quarantina di minuti. La mattinata è rigida e molto soleggiata, mentre ci addentriamo nelle valli di Zeri ci accompagnano bei paesaggi come la vista di Adelano sotto il primo sole. La strada è quella che è, ovvero una sequenza ininterrotta di buche, dossi, ristringimenti, non proprio l'ideale per una stazione sciistica. Da Patigno peggiore ulteriormente fino alla Formentara e al Villaggio Aracci, quando diventa liscia e ampia.
Al nostro arrivo il parcheggio è semivuoto, noleggiamo un paio di sci (fosse un pelino più grande...) e iniziamo a goderci la giornata.
La neve è un po' ghiacciata e l'assaggio subito per andare a prendere la seggiovia. Appena messi gli sci e lo snowboard, prendiamo la cinta trasportratice e poi giriamo qua e là tra lo skilift e la seggiovia. Quando leggevo che dalla cima si vedeva il mar Ligura, non è che ci vedevo troppo. Troppe volte avevo letto in giro frasi tipo "nelle giornate più terse si vede fino a... e poi non si vedeva niente". Invece, sorpresa sorpresa, appena prima di smontare dalla seggiovia, sulla sinistra ecco aprirsi nitida la riviera apuana e il golfo dei poeti. Nonostante il sole in fronte, lo spettacolo è unico.
Dopo qualche discesa il parcheggio è già pieno, ma non aspettiamo mai più di tre minuti per risalire. La lunghezza delle piste non è eccessiva, ma per una giornata di sci dalle nostre parti va più che bene. Ampi spazi, poche code, prezzo accessibile, giornata stupenda e il tempo vola. Verso le 2 e mezzo togliamo tutti gli attrezzi e torniamo verso casa, non prima di dare un'occhiata alla chiesetta del Passo Due Santi. Se solo ci fosse neve così tutti gli anni!
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