11 GENNAIO 2008, I PAESI DI CASOLA IN LUNIGIANA VERSO LA GARFAGNANA
Oggi ci spostiamo verso la Lunigiana orientale, nel comune di Casola in Lunigiana, tra paesini sperduti al confine con la Garfagnana. Come è ormai abituale, il tempo non ci accompagna. Solita nebbia e solita pioggia fine. Speriamo che lungo il cammino la situazione migliori e in parte sarà così. Dalla SS63 del Cerreto entriamo nella Valle del Lucido e dell'Aulella. La SR445 della Garfagnana è quello che è e procediamo con attenzione. Passando da Gassano, Gragnola e Codiponte arriviamo a Casola e ancora su fino a Vigneta, Montefiore e infine Regnano. È proprio qui che comincia a piovere, quando parcheggiamo con difficoltà la macchina a Regnano Castello. Poche case, molte in rovine. L'obbiettivo era visitare la chiesa diroccata di Santa Margherita e i resti del castello. Non troviamo nè l'una nè l'altro. La pioggia si fa battente e dobbiamo tornare sui nostri passi. Scendiamo a Regnano Villa e ci fermiamo un momento davanti alla chiesa ad aspettare che spiova. La giornata non comincia bene. Quando il tempo si calma ci dirigiamo in basso verso la Pieve di Offiano. La porta laterale è aperta e ne approffittiamo per una visita. Di solito la pieve è chiusa se per le funzioni religiose. Due signore stanno facendo pulizie, non possiamo fare foto, purtroppo la pieve è stata visitata da ladri in passato.
In breve saliamo al vicino borgo di Castiglioncello, la nebbia e le nuvole basse ci impediscono di godere del panorama da qua su, ma le poche vie del borgo sono ornate da stupendi portali in pietra arenaria. Castiglioncello passò dai Malaspina ai Medici che vi costruirono residenze signorili. Tra le nubi si scorgono Reusa e Vedriano, le nostre prossime tappe. Entrambi i paesi sono piccolissimi, Reusa posto intorno alla chiesa, mentre Vedriano è formato da una sola via e un oratorio nascosto che sembra quasi una casa privata. Ce lo indica una ragazza dall'accento russo, Lunigiana terra di emigrazione e immigrazione.
Andiamo adesso verso Luscignano, la giornata si rischiara appena, anche se il tramonto è dietro l'angolo. La strada verso il borgo è stupenda. La vista della valle dell'Aulella con Codiponte, Alebbio, Sercognano e Gragnola è unica. Dopo uno dei tornatni spunta il paese, in posizione panoramica. Il borgo si sviluppa lungo la collina. Un monumento ai caduti con una vasca in marmo si trova all'ingresso, da dove parte la via principale che poi si divide e si unisce a semicerchio. Come Castiglioncello i portali in arenaria e i fregi sono ovunque.
Velocemente approffittiamo degli ultimi raggi del sole, raggiungiamo Terenzano, borgo posto sulla strada con la bella chiesa di San Jacopo e dopo molte curve scendiamo a Alebbio, piccola borgata con la bellissima chiesa di San Gimignano, in grandi bozze di arenaria, posto proprio davanti al castelo di Gragnola che intravediamo tra l'oscurità nella valle del Lucido.

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