CIPPI DI CONFINE IN LUNIGIANA E ALTRE PIETRE
Qui di seguito riporto qualche avventura fatte nei boschi della Lunigiana di Gianni Giusti e dei suoi amici, grandi appassionati di antiche strade lunigianesi e amanti della storia locale.
In alcune di queste uscite si sono imbattuti in oggetti storici dimenticati
ma importanti nel passato come i cippi o termini di confine e antichi altari. La Lunigiana era infatti divisa tra moltissimi feudi e i cippi erano fondamentali per stabilire i confini dei diversi possedimenti.

Primo resoconto: Succisa
"Torno a scriverti, perchè, in mezzo al bosco, in una frazione di Succisa, mi sono imbattuto in questo altare in pietra. E' un piccolo altare posto sulla sommità di una collina. Non mi chiedere ne chi lo ha costruito, ne quando è stato costruito. Un amico della zona, mi ha detto che uno uguale, è presente in paese ed è usato durante le processioni, come appoggio per la statua della Madonna. Probabilmente,
quello aveva la stessa funzione."

Secondo resoconto: caccia al castello di Stadano.
"Partiamo con gradi. Prima di tutto del castello/torre o quel che era, non c'è traccia. Tuttavia, in un tratto di monte molto ripido, son presenti dei muretti di contenimento che fan riflettere. Per non stare a disturbare nessuno, la salita è iniziata passando di fianco al campo sulla sinistra, appena si attraversa il fiume. Poi, arrivati contro il monte abbiamo iniziato a risalire a casaccio, in un
punto ripidissimo (forti del GPS che ci diceva che sopra lì, da qualche
parte, iniziava il sentiero).
Si sale ancora, fuori da ogni sentiero, in mezzo a scope, in salita molto ripida, nella speranza di trovare una traccia..... poi, sorpresa.
In mezzo al bosco, circondato da quella salita impervia c'è una specie di piccolo spiazzo di pochi metri ed in cima a questo, un bellissimo cippo segna confine del 1775!!
Da una parte si legge:
ALB 1775
quindi ALBIANO MAGRA 1775
Dall'altra parte c'è scritto:
BOL 19
quindi Bolano 19 (quell'19 non ho la più pallida idea a cosa si riferisca.... sempre che sia un 19)
Il cippo si trova a circa 200 metri salendo sul monte zecchino, nel lato di Aulla.
Metto il punto sul GPS ed appena sono a casa cosa scopro? quel punto corrisponde esattamente al punto di confine Toscana-Liguria. Quindi dopo l'unità d'Italia (1861), probabilmente, molti confini, hanno ricalcato la situazione esistente circa cento anni prima (1775)."
(Le fotografie del cippo sono di Gianni Giusti e Nino Tongiani).

Terzo resoconto: le quattro strade a Giovagallo
"Stamattina, con Sergio, approfittando del fatto che il Sabato NON ci sono battute al cinghiale, siamo riusciti ad andare sopra il monte Mirone, posto sopra Giovagallo. Come ti dicevo, ero attratto dal nome della località "quattro strade" in cui convergono 4 sentieri provenienti da Tresana, Giovagallo, la vallato posta a Nord oltre il monte e un sentiero che va fino in Liguria. Come al solito, la Toponomastica non è mai causale. Su quel monte c'è una mulattiera non lastricata, ma molto ampia, talmente
ampia che ci poteva passare tranquillamente un piccolo carro a cavallo.
L'abbiamo trovata con grande difficoltà, ma dopo esser passati tra rovi, felci e bosco fitto, siamo arrivati in un punto pulito, in cui si vedeva bene il tracciato. Proseguendo verso Tresana, ad un certo punto, abbiamo trovato due cippi di confine che hanno dell'incredibile, da tanto che son belli e da tante informazioni che potrebbero dare......a quel punto... porc...putt... ci siamo accorti di non avere la macchina fotografica, ne un telefonino con fotocamera!!! mi son mangiato le mani. Comunque, ci frughiamo e troviamo carta e penna e tiro via uno schizzo dei cippi.
Ti ho ridisegnato le scritte che contengono:

Il cippo A, presenta una grande V, un fianco con scritto 1563, una T
ed un fiaco con una croce. V non so che significa, ma probabilmente è il nome del feudo di confine con Tresana, T immagino stia per Tresana, 1563 è la data e la
croce è un mistero..... tra le congetture che abbiamo fatto, c'è quella che la croce possa indicare le "quattro strade" appunto.

Il cippo B è ancor più interessante. Esso presenta un solco sulla parte superiore. Da un lato ha una riga, con delle righe laterali.... purtroppo è molto consumato, ma credo ci fosse scolpito lo "spino fiorito" simbolo dei Malaspina... giusto per capirci, questo http://www.terredilunigiana.com/images/malaspina.jpg
Dall'altra parte c'è una specie di riga.... sembra quasi una freccia a due punte. Ma la cosa più incredibile la si deduce proprio da quest'ultimo: esso è consumato a metà, per sfregamento, in senso orizzontale. Noi ci siamo fatti l'idea che lì ci legassero dei cavalli e, da come è consumato, direi che è stato utilizzato per secoli. Questo avvalora anche ciò che ho letto su Bagnonemia, ossia che i cippi spesso erano sorvegliati."

Per la pagina di Bagnonemia in questione di cui parla Gianni, dove si tratta dei cippi di confine bagnonesi, clicca qui.

Commenti

estremo ha detto…
Bè il castello di stadano non è così difficile da raggiungere, una volta arivati nella piazza del paese bisogna scendere sulla sinistra attraversare un piccolo torrente passando per un rudimentale ponticello dopidichè iniziare la salita per un ripido sentiero in verticale. La struttura del castello ricorda per molto quella del castello di giovagallo. Dalla piazza comunque si può scorgere il castello guardando verso est verso una piccola altura non tanto distante dal paese, commpletamente avvolto dalla vegetazione.

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