PASQUA IN LUNIGIANA: 7 aprile 2007
Il giovedì e venerdì santo avevo chiamato il castello di Castiglion del Terziere per una possibile visita. Uno dei pochi castelli della Lunigiana visitabili e non avevo ancora avuto modo di vederlo all'interno. A Castiglione c'eravamo già stati nel dicembre 2005, con Claudio e Manuela, ma io non avevo ancora una macchina digitale e l'oscurità ci avevo sorpreso troppo presto.
Dall'altro lato della linea una voce femminile ci invita a riprovare il sabato mattina per verificare la disponibilità. Fortunamente la signora ci conferma la possibilità della visita per il pomeriggio, verso le 6 di sera.
La mattina, un amico, Tazio e la sua ragazza, mi vengono a trovare da Milano, di passaggio verso Volterra per le vacanze di Pasqua. Era stato a Filattiera nel lontano 1997, quando nella Magra ai Bagni Roma avevamo preparato un campo da beach volley per l'estate, unico anno in cui il letto del fiume aveva lasciato sabbia sufficiente. Provo a fargli ricordare un po' i posti ma la memoria vacilla. Andiamo verso Filattiera alta, facciamo un veloce giro del borgo, poi Pontremoli, dove ci riempiamo di amor ed infine proviamo qualche specialità locale al Manhattan di Mulazzo: antipasti misti, testaroli, tagliatelle ai funghi. Dopo il pranzo i saluti di riti e fissiamo un appuntamento per il giorno dopo in quel di Siena, più o meno convinti.
Al casello di Pontremoli l'autostrada, noi ritorniamo verso i nostri posti e ci dirigiamo verso Bagnone. Mancano ancora più di due ora prima della visita del castello. Giriamo così alcuni borghi di Bagnone. Passato il ponte sul torrente, prendiamo per Castiglione, lo superiamo sulla destra e ci fermiamo a Corvarola. Subito ci accoglie una bella maestà rappresentante San Rocco. Il borgo è piccolo, con la chiesa di San Michele e bei palazzi. Cerchiamo i resti del castello di Corvarola, ma non mi sono portato gli appunti... ciò che rimane è inglobato nella chiesa e in alcune case, ma non riusciamo proprio a distinguerlo.
Da Corvarola continuiamo per Gabbiana e Lusana. Dalla prima solo passiamo con la macchina e vediamo sulla nostra sinistra la chiesa nuova di Sant'Andrea Apostolo, mentre ci fermiamo a Lusana, che ci appare da lontano con una vista molto suggestiva, con la chiesa sulla valle e l'Appennino alle spalle. Diamo un'occhiata velocemente, alla ricerca di maestà e decorazioni di portali, che puntualmente troviamo.
Ritorniamo sui nostri passi, rivediamo Gabbiana, Corvarola e Castiglione e saliamo per Vespeno e La Pieve, lungo una stradina ripida e stretta, che mi riprometto di non prendere mai più. Sbuchiamo nella piazza della Pieve, che prende il nome dalla chiesa dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano e seguiamo la strada che ci riporta verso Bagnone con una bella vista su Castiglion del Terziere. Peccato che abbiamo il sole di fronte e le fotografie sono molto chiare. Manca ancora un po' per la visita al castello e visitiamo allora Pastina, il paese che si trova proprio sopra il castello di Bagnone, riconoscibile della torre campanaria rotonda. Anni fa c'ero venuto a mangiare, cucina casalinga lunigianese, il ristorante c'è ancora. Il borgo è molto interessante e la vicinanza dell'Appennino e di Bagnone dall'altra parte lo rende molto suggestivo. La zona dell'antico campanile era fortificata e sulla sinistra si conserva una porta d'entrata al borgo e un curioso affresco.
Ormai ci siamo, torniamo sui nostri passi e Castiglione del Terziere. Il tempo ci accompagna, lasciamo la macchina proprio sotto il paese e visitiamo il borgo. Castiglione si sviluppa su un'unica via che termina con il castello e la piazzetta della chiesa di San Leonardo. Entriamo dalla porta monumentale ed è un susseguirsi di portali in arenaria e case in pietra dominate dall'imponente mole del mastio del castello. Nel piazzale della chiesa scopriamo con sopresa un piccolo bar con tavolini e ombrelloni. L'ideale in questo momento. Il proprietario ci dice che apre solo in primavera e estate. Ha mollato tutto da Milano per la Lunigiana. Sono sempre di più.
Oltre a noi ci sono altre persone che aspettano per la visita del castello, tra cui un paio che dormono nel castello stesso. Ecco arrivare quindi la signora del castello, Raffaella, che ci chiede di aspettare un attimo l'arrivo di altri visitatori. Dopo poco cominciamo la visita, entriamo dal cancello sulla piazza e dalla porta sormontata dalla stemma mediceo, (Castiglione fu infatti in epoca fiorentina sede del capitanato), ci troviamo sotto le trifore del corpo principale del castello. Il cortile interno, al di sotto del quale si trova la cisterna, è dominato dalla torre, mentre dall'altra parte si vede bene la struttura del borgo dall'alto, accanto al campanile della vecchia chiesa del castello. La visita è gratuita. Saliamo alcune scale e ci accoglie il padrone del castello, Loris Jacopo Bononi. Di lui solo avevo letto su internet, nelle mie ricerche sul castello di Castiglione, di Groppoli e del Museo della Stampa di Fivizzano. Con il senno di poi, questa è stata in assoluto una delle esperienze più ricche provate in Lunigiana e sicuramente è arrivata tardi. Loris Jacopo Bononi è l'anima della Lunigiana. La visita al castello non è una fredda spiegazione della sua storia e la descrizione della sue sale. È un incontro con l'arte attraverso il percorso di uomo che ha ricostruito il castello così com'era in epoca medievale e che contiene opere d'arte che uniscono la loro storia tra di loro, così come il Bononi spiega in modo affascinante, temperamentale e appassionato. La ricchissima biblioteca ne è il vivo esempio. Il Bononi non si limta a mostrarti libri, ti racconta la loro storia, il perchè si trovano lì, te li fa toccare. Più di mille parole, rimando a questo splendido video scovato su internet. Qui si coglie cosa davvero si sente al ascoltare il Bononi, più di molte spiegazioni scritte. Ciò che più mi ha colpito e per cui lo ringrazio, è il fatto di farmi sentire orgogliosamente lunigianese.

Commenti

Anonimo ha detto…
ciao bello il blog, vorrei capire ma i castelli sono visitabili?
pontebosio e'proprietqa'privata?
a chi appartiene?
conti,marchesi?
rosadinverno
Terre di Lunigiana ha detto…
Mi cogli impreparato. Non so a chi appartiene, la struttura esterna sembra solida, ma mancano moltissimi vetri alle finestre... Alcuni castelli sono sempre visitabili e ospitano anche musei, come il castello del Piagnaro a Pontremoli, la Brunella di Aulla e quello di Lusuolo a Mulazzo. Sono soggetti ad orari il castello di Fosdinovo, il castello della Verrucola di Fivizzano, il castello di Terrarossa, il castello di Filattiera (privato) e quello di Malgrate (questi ultimi due abbastanza difficili da vedere). Altri ancora sono privati e visitabili solo su richiesta: Castiglion del Terziere è praticamente sempre disponibile, il castello di Monti, Bastia e Castevoli. Quelli di Bagnone e di Licciana non sono visitabili.
Se poi ti piacciono i ruderi, in Lunigiana non hai che la scelta! Io ti consiglio il castello di Treschietto, di Ponzanello e di Bibola.
Ugo ha detto…
Bel blog!
Anche io sto cercando di creare qualcosa di simile sulle escursioni che faccio in Toscana(ho aperto da qualche giorno il mio primo blog).

Se vuoi passa, qualche consiglio mi farebbe comodo!

Ugo.

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